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COME UN FIORE APPASSITO ASPETTAVO LA MORTE
La commovente storia di Pietro Bellusci



 
Il signor Pietro Bellusci, abitante a Grisolia (CS), in Via S. Giacomo, il 26 giugno 1971 trova macchie di sangue su tre fazzoletti. Egli aveva ottenuto dalla Madonna delle Lacrime di Sangue la guarigione da una paraplegia, dopo due anni di insopportabili dolori.
 
Nel gennaio 2011, a distanza di quarant’anni dall’evento prodigioso, racconta in una lunga e commovente lettera la sua improvvisa e straordinaria guarigione fisica e spirituale:
 
 

Grisolia, 25.01.2011.
 
(...) Alla fine del mese di aprile dell’anno 1968, all’età di 33 anni, tutto ad un tratto mi venne un dolore atroce alla gamba sinistra, mi colpì come un fulmine; all’improvviso in breve tempo rimasi paralizzato e non potevo più muovermi. Fu chiamato subito un medico, il dottor Romagno, il quale dopo aver fatto un paio di punture, che si rivelarono inutili, mi fece ricoverare in ospedale da Cascini a Belvedere M., dove il dolore aumentò incredibilmente più forte. Forse per effetto dei farmaci, incominciai a prendere peso; rischiavo una paralisi totale e per me era la fine. Non ottenendo alcun vantaggio e non trovando la scienza medica la causa del mio dolore e della paralisi, il medico mi fece riportare a casa, dove fui costretto a dormire per terra su una coperta, per trovare un po’ di sollievo. La sera del 6 giugno fu chiamato un altro medico, il dottor Vetere, per vedere se poteva alleviare la mia sofferenza con qualche calmante. La sua risposta fu categorica: «Pietro è paralizzato! Non c’è nulla che possiamo fare».
Come un fiore appassito aspettavo la morte che non sopraggiungeva mai e odiavo il mio corpo infermo, inutile, passivo, incapace di dare aiuto ai miei figli ancora in tenera età.
Fu proprio quella sera che incominciò la mia ribellione contro Dio, la Madonna e contro i Santi. Soprattutto contro Dio, perché lo ritenevo responsabile del mio male: anche se poi io credevo in Lui, invocavo il suo aiuto a non farmi soffrire, a farmi morire, io che ero rimasto orfano, a liberarmi dalla mia afflizione per la misericordia delle sue 5 piaghe, essendo lui il Padre di tutti.
Con questa ribellione mi addormentai. Più che un riposo corporale, fu un riposo spirituale che durò fino all’alba del 7 giugno 1971.
Verso le quattro del mattino, mentre il pensiero della mia malattia mi faceva im- pazzire, mi apparve in visione, all’altezza di circa un metro da terra, una bellissima signora con il viso coperto da un velo nero che mi sorrideva dolcemente. Impaurito incominciai a sudare freddo, pensai: “Forse è la morte che è venuta a prendermi dopo averla invocata tanto”. Ma l’immagine, senza sminuire il suo dolce sorriso, stendendo la mano mi fece segno di alzarmi. Con grande sforzo mi sollevai da terra e la bella signora mi disse che era la SS. Vergine Maria, mandata da Gesù suo figlio a guarirmi, che io le servivo e che dovevo andarla a trovare.
Io le chiesi dove e mi fece vedere una scritta che indicava Maropati.
Sentii, nel sollevarmi da terra un forte calore, un fuoco che mi bruciava internamente, una scossa elettrica che leniva il mio atroce dolore. Compresi che lo Spirito di Dio, lo stesso, quello che resuscitò Gesù, stava operando in me e senza ombra di dubbio gridai con forza la mia guarigione.
Non conoscevo questo paese, ma mi fu facile trovarlo.
Poi, a Maropati, trovai dei miei amici che mi conoscevano (C'era proprio quel giorno un pellegrinaggio proveniente da Grisolia) e al vedermi sono rimasti senza parole e dicevano: «Ma quello non è compare Pietro? ...», perché la sera erano venuti a trovarmi e conoscevano la mia infermità.
Mi sono avvicinato al quadro della Madonna, ho sentito una grande scossa dentro di me che non riuscivo a spiegare quello che mi era successo: dopo due anni, infermo per terra, mi sentivo morto e sono tornato alla vita.
Quell’invito è stata la chiamata definitiva alla mia guarigione. In segno di riconoscenza per la grazia ricevuta, decisi di servire il Signore e la Madonna per tutta la vita con fedeltà.
Oggi proclamo con franchezza e serenità che Dio è vivo e vicino ad ogni cuore, può operare in qualunque persona e dà gratuitamente i doni spirituali per l’utilità comune (...).
Quelle croci di sangue che in quel mese di giugno del ’71 sono apparse sui fazzoletti e sul braccio della camicia di mio figlio, mi hanno portato alla guarigione totale (...).

Con fede Pietro Bellusci – Grisolia (CS) Via S. Giacomo, 18.





   
Associazione Madonna del Rosario delle Lacrime di Sangue Maropati (RC) - Tel. 0966.945071 - 336.271444
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